Che Valentino Rossi, da quando è arrivato alla “Rossa” abbia completamente deluso, dovrebbe essere generalmente noto.
Che lo stesso Valentino sia il più pagato tra gli sportivi professionisti italiani, di qualsiasi disciplina, calcio e automobilismo inclusi forse è meno noto, ma è così.
Che Valentino Rossi sia un supporter dell’Inter dovrebbe essere pure noto alla generalità degli sportivi.
Il Fatto
Dopo la sconfitta dell’Inter, in casa, contro l’ultima in classifica, il Novara, il Rossi si è sbizzarrito in alcune delle sue ormai proverbiali, scellerate considerazioni (ma, secondo lui, geniali, tanto da valergli una laurea, sebbene “honoris causa”).
Riportiamo, allora, queste considerazioni, espresse da Valentino, commentandole brevemente (desumendole dai media e citando, per brevità una sola fonte, per tutte:
Nel corso della partita, ha detto: “stiamo giocando contro il Real Madrid” (alludendo alla casacca bianca del Novara).
A fine partita, ha detto: "Non vorrei essere il portacenere di Moratti stasera"; "Il cambio Eto'o-Forlan è paragonabile a quello Roberto Carlos-Pistone"; "ma perché abbiamo venduto Thiago Motta?"; "alla fine anche sfigati, c...". (Nel momento del palo colto da Sneijder)
Il Rosso e la Rossa
Riteniamo vergognose le citate esternazioni del Rossi che, in uno dei momenti più bui della storia calcistica della propria squadra, esprime le solite baggianate, dall’alto della sua laurea (seppure “honoris causa”) e dall’alto dei suoi spropositati guadagni.
E non vede il tragico “rosso” che si è creato nel patrimonio (del presidente Moratti), sia finanziario sia umano, cioè nel parco giocatori che compongono la squadra. Perché questo è il vero problema dell’Inter: chiusa, come è, tra i due fuochi del fair play finanziario (che non consente di acquistare nuovi e costosi campioni) e dalla età non più idonea all’attività calcistica della gran parte degli attuali campioni, che quindi non hanno più mercato e non consentono, perciò, di fare cassa, necessaria per il rinnovo ed il ringiovanimento della squadra. Ma Valentino questo “rosso” non lo vede; e non perché è tifoso, ed il tifo, come è noto, acceca; ma perché, in realtà, a lui, della “ propria Inter”, non importa nulla.
Come pure, con altrettanto tragica realtà, non gli importa nulla della “rossa” (la Ducati), alla quale si è presentato vecchio (sportivamente, ovviamente), rotto, nel corpo (è di ieri la notizia di un nuovo intervento par rimuovergli un ferro) e nello spirito (cioè appagato moralmente e finanziariamente). E non si rende conto del danno che sta creando alla gloriosa “rossa” Ducati: danni di immagine, per i mancati risultati sportivi; e finanziari, in ragione di una retribuzione che, da sola, sta portando la Ducati fuori dalla competizione sportiva per mancanza di mezzi finanziari.
Ovviamente, lui, Valentino, si dichiarerà “sorpreso”, quando apprenderà che la rossa Ducati sta scivolando verso una gestione, sportiva (mancanza di risultati) e finanziaria (mancanza di denaro) fallimentare.
Davanti al rosso patrimoniale e finanziario dell’inter e della rossa Ducati, Valentino prenda coscienza: non è più lecito fare il giovincello, esternando insulse bravate.
Quanto meno, si comporti da signore: restituisca il mal tolto alla rossa, messa, da lui, sul lastrico, sportivo e finanziario.

Complimenti per l'articolo, spiega con estrema chiarezza quanto si possa essere invidiosi del successo e della popolarità altrui. Forse la laurea honoris causa che tanto citi nell'articolo l'avresti voluta tu... Ma a te non l'hanno data. A lui si e questo ti brucia.... Forse avresti voluto eccellere in qualche sport a livello mondiale, ma anche in questo caso ti è andata male. Lui invece è stato 9 volte campione del mondo come pochi altri sono riusciti ad essere. E anche questori brucia. Un tifoso qualunque avrebbe fatto le stesse considerazioni sulla situazione dell'inter, ma tu dall' alto della tua impopolarità non ci stai perché chi è ricco e famoso non ha il diritto di esprimere opinioni. Tutti gli altri si.
RispondiEliminaIo ho esposto fatti conosciuti e verificabili.
EliminaLei,invece, ricorrendo all'anonimato,si lascia andare a fantasiose ed offensive considerazioni verso la mia persona.
Non merita risposta.