giovedì 2 febbraio 2012

BAGLIORI DI VIOLENZA DEL POTERE: Lettera di Galliani


Come si usa dire: c’è sempre una prima volta...

Leggete questa lettera, scritta dall’Amministratore Delegato del Milan, Adriano Galliani, martedi 31 gennaio al Presidente della Lega Calcio, Maurizio Beretta, con riferimento alla partita di calcio Milan-Napoli in programma allo stadio San Siro - Giuseppe Meazza in Milano, per la successiva domenica 5 febbraio alle ore 20,45.

Caro Presidente,
tutti i bollettini meteorologici per i prossimi giorni, e in particolare per il fine settimana, prevedono condizioni climatiche proibitive, quali non se ne vedevano da 27 anni: a Milano, neve e temperature fra gli 8 e i 10 gradi sotto lo zero.
In queste condizioni, credo fortemente che giocare una partita, quale Milan/Napoli in calendario per le 20,45 di domenica 5 febbraio, sia assai più che inopportuno.
Le condizioni davvero estreme che tutte le fonti prevedono, mi inducono pertanto a chiederti, anche in applicazione dell'art. 31, comma 2, dello Statuto-Regolamento della LNPA, di differire la partita predetta a data nella quale sia climaticamente possibile disputare una gara normale.
Confido che la mia richiesta sia accolta e, in tale attesa, grato dell'attenzione, ti saluto cordialmente.
Adriano Galliani

Ripetiamo: c’è sempre una prima volta. Infatti, almeno negli ultimi 50 anni, non ricordiamo una iniziativa analoga.

Ma “chi mastica calcio” (come recita un noto spot pubblicitario) non la beve. E non può non soffermarsi sul fatto e cercare di capirlo, non solo per quello che, formalmente, mette in evidenza, ma (soprattutto, considerata la “fonte”) quello che, sostanzialmente, nasconde.

Vediamo.

Galliani vive “da sempre” nel mondo del calcio. E viene generalmente considerato uno degli addetti ai lavori più “esperti” e che meglio si muove nei meandri variegati che fanno funzionare il sistema calcio in Italia.
Quindi, Galliani, prima di scrivere questa missiva, non poteva non sapere:

- che in questo periodo le previsioni meteorologiche sono disastrose non solo per Milano, ma per tutta l’Italia Centro-Nord (ed alcune regioni anche del Sud);

- che tra sabato 4 e domenica 5, sono previste, tra le ore 18,00 le ore 20,45, non solo Milan-Napoli, ma anche Cesena-Catania e Roma-Inter;

- che siamo in Italia, dove, notoriamente, “nisciun' è fess'” (vero, De Laurentiis?);

- che il Milan è attualmente in una fase di grosso disagio per l'entità e la gravità degli infortuni occorsi a giocatori importanti (Pato, Aquilani, Gattuso, Cassano, Boateng, Flamini, Merkel ecc.), nonché per l’approssimarsi di partite di valenza decisiva per i vari obiettivi societari (Campionato, Coppa Italia con la Juventus, Champions League);

- che, per un principio acquisito fin nella tenera età dai ragazzini delle scuole elementari, all’interno di un gruppo o comunità, la parità di trattamento è la base inevitabile ed inderogabile della convivenza civile.

Ma, allora, perché l’ha scritta?

Prima di dire la nostra opinione (che, comunque, è già intuibile dal titolo di questo articolo) vorremmo che i lettori prendessero conoscenza delle opinioni espresse dagli altri “addetti ai lavori” nelle ore immediatamente successive alla pubblicazione della lettera di Galliani:

- ha affermato Marotta, DG della Juventus: “Credo che la Lega di Serie A sia in grado di valutare i disagi causati da questa situazione, di valutarla attentamente, in modo molto uniforme: non è possibile che una partita non si giochi e altre partite invece sì”;

- ha affermato il Presidente del Siena Mezzaroma: "Non so se il Milan avrebbe fatto le stesse richieste se avesse dovuto giocare contro il Novara";

- ha affermato il Direttore Sportivo del Siena Perinetti: "Le temperature saranno rigide in tutta Italia, non solo a Milano, sarebbe giusto quindi rinviare tutte le partite della giornata";

- ha affermato il Presidente del Parma Ghirardi: "Adesso vediamo che campo troveremo domenica a Verona, già c'è un manto erboso che è schifoso, con tutto il rispetto per i tifosi del Chievo, mi auguro che ci sia la stessa attenzione, altrimenti la mia squadra non la faccio scendere in campo".

Infine, proprio mentre scriviamo, apprendiamo che sabato 4 e domenica 5 Febbraio tutte le partite avranno inizio alle ore 15.00 (come da file sotto riportato):

http://www.gazzetta.it/Calcio/02-02-2012/neve-stadi-inadeguati-nella-bufera-zamparini-ma-tv-ci-mantengono-81218953542.shtml

Allora, ripetiamo: come possiamo spiegarci l’iniziativa (unica nella storia del calcio, almeno dell’ultimo mezzo secolo) di Galliani?

A nostro parere la spiegazione trae origine semplicemente dalla considerazione del Galliani, di appartenere alla cosiddetta “razza padrona”; e che, per ciò stesso, si ritiene di poter impunemente (vero Petrucci ed Abete?) disporre, fare e disfare a piacimento le regole e le decisioni valide per tutti, ma ovviamente non per se stessi.

In definitiva, è stata semplicemente una manifestazione (un bagliore, appunto) della violenza del potere esercitabile, impunemente, da chi si ritiene di appartenere alla “razza padrona”.

Ma, almeno questa volta, gli è andata male. Ma ci ha provato.

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