lunedì 27 febbraio 2012

MILAN-JUVENTUS - Ultimo capitolo: le conseguenze


Chiudiamo l’argomento Milan – Juve con una carrellata sui problemi emersi nelle due giornate successive e prima che il giudice Tosel esprima le sue decisioni (mentre scriviamo, sono le 10,27 di lunedi 27).

Prova tv
Dalla diretta televisiva di SKY, e neppure nel lungo post-partita di SKY, era emerso un altro comportamento alquanto violento tenuto da Muntari, che, per sfuggire alla marcatura di Lichtsteiner, in area della Juventus, lo prende letteralmente a pugni e gomitate, atterrandolo come un pugile che manda il suo avversario ko.
La vicenda, riteniamo sia sfuggita completamente alla quaterna arbitrale (ed ai telespettatori), anche perché in quel momento, nell’area juventina, sostava il fumo di in petardo o di un fumogeno piovuto poco prima dagli spalti. In effetti, almeno noi, nella diretta televisiva, non avevamo notato alcunché di particolare.
Solo domenica mattina le riprese, con moviola, sono apparse sugli schermi di SKY - almeno, solo allora chi scrive ne ha preso visione.
Mentre lunedi mattina il fatto narrato viene messo in risalto sia da Tuttosport, sia dal Corriere dello Sport, sia nelle edizioni cartacee che in quelle informatiche (entrambi, prevedono la prova tv); nessun cenno è fatto da parte della “Moviola della Gazzetta”: sfuggito anche alla “moviola della Gazzetta”? O non si fida della moviola altrui?
Riteniamo che, se il fatto non è stato verbalizzato dal gruppo arbitrale, e considerato normale contrasto di gioco, debba essere oggetto di “prova tv” come per il pugno sferrato da Mexes a Borriello.

“Peso specifico” delle sviste arbitrali
L’argomento è stato dibattuto, con toni anche accesi, la prima volta, nel corso del dopo partita andato in onda su SKY, tra Boban (commentatore SKY) e l’allenatore della Juventus Conte.
Ricordiamo che, al 25° del primo tempo, è accaduto il fattaccio del gol “non visto” di Muntari. Mentre, verso il 75° è accaduto l’altro fattaccio dell’ “annullamento del gol” di Matri, regolare secondo l’opinione della generalità degli addetti ai lavori e dei moviolisti.
Dicono i milanisti (e Boban): il gol non visto di Muntari ha pesato di più (maggiore “peso specifico”, per usare le parole di Boban), rispetto a quello annullato a Matri, sulla partita, perché andando sul 2-0 la partita sarebbe stata diversa (intendendo, forse, due cose: il Milan avrebbe gestito meglio la partita; la Juve l’avrebbe considerata “persa”);
Dicono gli juventini (e Conte): non esiste, nel calcio, un peso specifico di due gol (uno per parte) non concessi. Due gol non concessi sono tali e basta.

Riteniamo che entrambi abbiano in parte ragione:
- ha ragione il Milan, perché, in generale, raggiungere il 2 a 0, dà maggiore sicurezza e rende l’incontro (cioè, la parte rimanente dell’incontro!) meglio gestibile dalla squadra in vantaggio (il contrario accade alla squadra in svantaggio);
- ha ragione la Juventus, perché, in particolare, nel caso in esame, il secondo gol era stato segnato al 25° del primo tempo, quando restavano, perciò, 65 minuti ancora da giocare; in una partita che metteva in gioco enormi chances di scudetto; contro una squadra fino ad allora imbattuta, e che, per atteggiamento generalmente riconosciuto, non si dà mai per vinta e che gioca sempre “per vincere” (come, poi, infatti, è accaduto, ha segnato davvero due gol, sebbene uno annullato, dallo stesso segnalinee, con forte odore di “compensazione”).

Adriano Galliani: rottura dei rapporti tra le due società
Apprendiamo, dalle edizioni informatiche dei quotidiani sportivi, che la dirigenza milanista ha dichiarato lo “stop ai rapporti di alleanza” fino ad ora intercorsi con la Juventus (l’articolo, apparso sulla Gazzetta dello Sport, è visibile solo sulla edizione cartacea e non anche su quella elettronica).
La cosa è spiacevole ed è auspicabile che, nei prossimi giorni, con il decantare della ruggine emersa a fine partita, tutto rientri nella normalità.
Certo, appare davvero esilarante (se non peggio) che uno dei massimi artefici delle incomprensioni di questo periodo, tra le due società (lo stesso Galliani, cioè), si ritenga, poi, danneggiato al punto da rompere le relazioni di amicizia (ma non si sa bene per cosa: sembra che, a suo dire, la Juventus stia operando una nuova “Calciopoli”; ma, mancando, al momento, l’ufficialità della decisione, ci asteniamo da ogni commento).

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