Si legge sulla Gazzetta dello Sport di questa mattina: “la decisione del rinvio di Napoli-Juventus su ordinanza prefettizia è arrivata all'ora di pranzo (di ieri, ovviamente - NDR ). Al comitato per l'ordine pubblico riunitosi in mattinata in Piazza del Plebiscito hanno preso parte il prefetto, il sindaco di Napoli, l'assessore alla Protezione Civile della Regione Campania, e il direttore sportivo del Napoli Riccardo Bigon. La decisione è stata determinata per la tutela dell'incolumità dei tifosi che si sarebbero recati allo stadio (oltre 50 mila)”.
LA DECISIONE
Dunque, non per impraticabilità del campo, che, come dimostrano le foto delle zona antistante lo Stadio San Paolo di ieri (una è riportata qui sopra), alla stessa ora del comunicato, era del tutto “normale”.
Infatti, sempre intorno all’ora di pranzo, il cronista Guido Vaciago, in una intervista televisiva (consultabile sul file che segue) faceva sapere che lo Stadio (nel senso di tutte le strutture necessarie per svolgere una partita di calcio) era, appunto, perfettamente agibile.
LA LEGA
Afferma, al riguardo, Maurizio Beretta, presidente della Lega di serie A (sempre sulla Gazzetta dello Sport): "La Lega non è stata coinvolta in questa decisione, l'abbiamo appresa dai mezzi di informazione. Nel pomeriggio poi è arrivata direttamente una comunicazione ufficiale della prefettura. Capisco il clima di preoccupazione, alla luce di quello che è successo in questi giorni, e quindi non entro nel merito: e certamente la sicurezza di tutti è un valore prioritario. […] Ma è un fatto che la scelta sia stata presa senza consultare la Lega, che è l'organizzatore del campionato".
Dunque, sostanzialmente, si rinvia uno spettacolo, a poche ore dalla sua programmazione, senza coinvolgere, nella decisione, gli organizzatori, ma avvertendoli a decisione presa.
BIGON (D.S. Napoli)
Afferma Bigon: "Prendiamo atto e dal punto di vista del Napoli è stata una decisione condivisibile”
Perfettamente attendibile. Unico intruso (al posto degli esclusi) nella riunione “istituzionale” del Comitato per l’ordine pubblico”, e la cui presenza ha, da subito, ingenerato polemiche e sospetti. Perché i fatti dicono che il rinvio “gioca” tutto a favore del Napoli, proveniente da una faticosissima trasferta in quel di Monaco, contro il Bayern in Champion League, di mercoledì sera; quindi, verosimilmente non in grado di sostenere un ulteriore sforzo, la domenica successiva, per una partita quasi determinante per il successivo svolgersi del campionato, contro una squadra riposata ed in perfetta condizione psicofisica come la Juventus attuale.
Il che, pur con qualche concessione alla diplomazia, traspare evidente dalle parole di Marotta (che seguono).
MAROTTA (D.G. JUVENTUS)
Afferma Marotta: "Dispiaciuti perché avevamo preparato a fondo questa partita e siamo in un buon momento di forma, reduci da una bella vittoria. Il Napoli, che ha partecipato al vertice, avrà certamente avuto qualche elemento in più per aiutare le autorità nell'analisi. Non abbiamo elementi per valutare ma c’è il massimo rispetto di ciò che le Autorità hanno deciso. Abbiamo appreso la notizia da Sky, ho chiamato immediatamente la Lega, che in quel momento non era a conoscenza. Successivamente ho ricevuto una telefonata del Direttore Sportivo del Napoli Bigon che mi ha comunicato quanto deciso al termine del vertice appena concluso".
E LA FEDERAZIONE (FIGC - Abete)?
Tace. Per fortuna. A ripensare alle ultime, cervellotiche esternazioni del presidente Abete, è già una fortuna, per tutti, che stia in silenzio; in ansiosa apprensione, come è, per le varie “sentenze” che in questo periodo, gli pioveranno addosso (qui, sì che minacciano disastrosi temporali; altro che stadio S. Paolo...).
Conclusione
Ancora una dimostrazione, come, in questo Paese, gli organismi preposti ai vari settori di competenza, facciano di tutto, per ingenerare sospetti e malcontenti; non solo violando le “regole del gioco”, (a guerra ancora in corso, alcune competizioni sportive, come, appunto, il campionato di calcio, il giro d’Italia di ciclismo ed altre, vennero regolarmente disputate!...); ma facendo ricorso a procedure cervellotiche, non rispettose dei diritti altrui (nella specie: FIGC, Lega Calcio, Juventus) e, viceversa, “troppo” rispettosa di altri (Napoli); e dando, ancora, una dimostrazione di come “la furbizia” prenda, troppo spesso, il sopravvento sulla “intelligenza”: se non altro, nei comportamenti.
E allora, considerato che il tutto si è verificato a Napoli, mettiamola in musica e cambiamo le parole della famosa canzone (salvando la musica?): da “o’ sole mio” a “a’ pioggia mia”.
Aldo
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