Come suggeriva Nando Martellini in un "Fantozzi" qualche anno fa, nessuna forza al mondo ci impedirà di metterci davanti ai teleschermi domenica sera.
Italia-Inghilterra non è mai stato un confronto "storico", un duello classico, come lo può essere Brasile-Argentina, per esempio. Le classiche nemesi in terreno di football per le due squadre, e sempre di più negli ultimi anni, sono la Francia, soprattutto per l'Italia, e la Germania, soprattutto per l'Inghilterra - non si contano le volte che i tedeschi hanno eliminato gli inglesi in competizioni finali, specie se ai calci di rigore.
Principalmente il motivo è stato il caso: è il caso infatti ad aver fatto sì che queste due formazioni non si siano affrontate praticamente mai in competizioni ufficiali finali (Mondiali ed Europei) e abbastanza poco nelle qualificazioni. Ricordo giusto un gol di Magic Box Zola a Wembley nel '97 e poi c'è il famoso gol di Capello sempre nella Mecca del calcio britannico.
Storicamente due modi di interpretare il calcio agli opposti: tattico, al limite dello speculativo il nostro, all'arrembaggio e senza fronzoli il loro.
Le squadre che si affronteranno domani però vedranno probabilmente certe differenze smussate.
L'Inghilterra viene da anni in cui beneficia del miglior campionato del mondo, con i migliori professionisti del mondo, tra cui i anche i "nostri" allenatori, da Ancelotti a Mancini, da Capello a Di Matteo. E in più l'attuale allenatore Roy Hodgson ha avuto modo di vivere il nostro calcio tattico: mi aspetto un'Inghilterra molto attenta che al limite si farà pure attaccare per poi cercare di sfruttare la velocità di Rooney, Walcott e soci.
L'Italia ha quindi in parte perso il suo vantaggio competitivo, la tattica, negli ultimi anni, e sta cercando di seguire la strada della Spagna, mettendo in campo tanti giocatori di qualità (seppur inferiore rispetto a Iniesta & co.), e provando a fare la partita, talvolta pure pressando gli avversari nella loro fase di impostazione: una palla recuperata nella trequarti avversaria può facilmente trasformarsi in una palla gol.
Sperando nella luna buona di Pirlo e Balotelli e che il mister non ci metta troppo a inserire Giovinco al posto di un Cassano che regge al top sì e no 40 minuti, dal punto di vista del modulo credo che Prandelli sia sulla direzione giusta con il 4-4-2. Sebbene tutto il reparto difensivo sia più abituato a giocare a 3 nel proprio club (che sia Juve, Napoli o Palermo), e la difesa a 3 abbia dato tutto sommato buoni esiti nelle prime due partite dell'Europeo, il punto di forza degli inglesi non può essere trascurato. E il punto di forza degli inglesi (oltre al contropiede e a due giocatori super che possono risolvere il match in un momento, Gerrard e Rooney) sono le fasce sulle quali puntano molto per mettere cross in mezzo o al limite guadagnare calci d'angolo o comunque calci piazzati sui quali potremmo davvero soffrire.
Il leader britannico Winston Churchill una volta disse:"Gli italiani perdono le guerre come fossero partite di calcio e le partite di calcio come fossero guerre". Non credo avesse tutti i torti: con un campo, una palla e una porta da difendere, gli italiani diventano gente molto competitiva e per questo credo siano favoriti per domenica.

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