domenica 23 ottobre 2011

Elogio al Catania

La partita Fiorentina – Catania, giocata nel pomeriggio di ieri alle 18 e terminata col punteggio di 2-2, merita qualche considerazione,  per vari aspetti.   
La partita è stata avvincente; lo spettatore neutrale (come il sottoscritto) ne ha potuto godere i risvolti tecnici, tattici ed agonistici (evidenti dal primo all’ultimo minuto), nonché le giocate assai pregevoli di alcuni giocatori – Jovetic e Lodi.
La gara, infatti, è stata giocata da entrambe le squadre con un obiettivo evidente: vincere. E fino all’ultimo minuto,  il risultato è rimasto nel dubbio, perché il terzo gol (e la vittoria) di una delle due contendenti, era nell’aria.
Chi pensava che il Catania si sarebbe chiuso ed avrebbe giocato di rimessa, si è dovuto ricredere: anche sul 2 a 2, infatti, il Catania ha continuato a giocare “per vincere”. Prova ne sia la sostituzione di un attaccante (Catellani) con un altro attaccante (Bergessio) al 19° del secondo tempo. Faccio notare, al riguardo, che anche nella partita contro la Juventus (anche questa finita in parità) di qualche settimana prima, il Catania aveva già fatto bella mostra di sé; va anche ricordato che nella partita di ieri, il Catania ha giocato senza tre titolari infortunati: Gomez, Ledesma e Capuano.
Giocando con un 3-5-2  in fase di possesso palla, che diventava un 5-3-2 quando erano gli avversari ad attaccare, il Catania ha messo in mostra un gioco veloce (stop e passaggio), arioso (centrocampisti e laterali sempre pronti a ricevere i passaggi), stupefacente a vedersi: i due laterali di fascia (ieri Izco e Marchese) sempre concentrati, sempre disponibili, erano pronti ad abbassarsi in riga coi tre difensori centrali ed altrettanto pronti a spingersi in avanti appena riconquistata la palla.
In questo spettacolo, non posso non elogiare la sontuosa partita giocata da Lodi: in moto perpetuo, testa alta, elegante, difensore accorto e distributore di gioco illuminato; con un “sinistro di Dio” che è un piacere per gli occhi; non un passaggio sbagliato sia esso di pochi metri che di quaranta metri (per Izco o per Marchese): uno spettacolo nello spettacolo. Resta, a chi scrive, l’impossibilità di farsi una ragione su come un calciatore con queste qualità, che da anni gioca a livelli eccellenti, non sia ancora stato “scoperto” da qualche società di  maggior livello. Applausi ed auguri di cuore.
Infine, non posso mancare una citazione sull’arbitraggio di Giannoccaro: ha scontentato tutti. Fin dalle prime battute ha omesso di fischiare falli evidentissimi, anche violenti e pericolosi per l’incolumità dei giocatori; peraltro, non erano casi di possesso palla a proseguire per la squadra danneggiata (regola “del vantaggio”); perciò, inspiegabili ed irritanti. Purtroppo (per lui e per il Catania), il primo gol della Fiorentina è scaturito proprio da un evidente fallo (da dietro e con sottrazione irregolare della palla) non fischiato, con i giocatori del Catania (e non solo) in attesa del fischio e quelli dalla Fiorentina (Jovetic) che andavano a rete. Infine, sul secondo gol del Catania, la palla, colpita di testa da Barrientos, aveva superato la linea di porta di un buon metro! Ma né arbitro, né segnalinee hanno dato il gol. Fortuna (per tutti, Catania, arbitro, segnalinee, tifosi, settore arbitrale e così via) che il pallone, tirato fuori dalla porta da un difensore viola, è stato poi ribattuto in rete da Maxi Lopez.
Bravo Catania; a rivederti volentieri.

Aldo

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