martedì 25 ottobre 2011

Platini, Agnelli e il francobollo

Non dovrei sbagliare di molto ricordando che Michel Platini è stato uno dei più grandi calciatori della storia della Juventus.
Da qualche anno, inoltre, come la generalità degli appassionati delle cosa calcistiche sapranno, Platini è Presidente dell’UEFA (massimo organo calcistico europeo) e candidato al trono di Blatter, Presidente nella FIFA (massimo organo calcistico mondiale).
Verso fine settembre scorso “il nostro”, invitato presso “La  Gazzetta dello Sport” per una intervista “ad ampio respiro“, come si usa dire in questi casi, tra le tante esternazioni, e riferendosi all’esposto inviato, poco tempo prima, dalla Juventus all’UEFA, per segnalare le sconcezze in corso presso la FIGC (massimo organo calcistico italiano) e per chiederne l’intervento, ha fatto sapere che, per lui: “Agnelli poteva risparmiare i soldi del francobollo”.
Purtroppo, non è dato sapere se, effettivamente, la Juventus abbia trasmesso il suo esposto utilizzando la posta ordinaria (col dovuto “francobollo”) o con uno dei tanti mezzi alternativi (anche telematici) oggi a disposizione.
Ma vorrei far notare che il fatto (cioè il mezzo effettivamente utilizzato per la trasmissione dell’esposto) non appare molto rilevante. Ciò che, invece, appare rilevante è che l’espressione, peraltro alquanto populistica, avente, perfino, un sapore di “frase fatta”,  appare alquanto straordinaria (nel senso letterale di fuori dalla ordinarietà), ed anche indecorosa (per lo stesso Michel) ed irrispettosa (per Andrea Agnelli), detta da “Le Roi”.
Viene perfino il dubbio che l’espressione sia stata detta, da Michel, come “battuta”, ma perfidamente utilizzata, dalla “Gazzetta” come manifestazione di una opinione (di Michel) circa la vanità, meglio, inutilità dell’esposto della Juventus; perché, tanto, l’UEFA, o non farà nulla o, se farà, darà comunque ragione alla FIGC e torto alla Juventus.
Bene, nel primo caso (l’UEFA non farà nulla), la Gazzetta è stata già clamorosamente smentita, perché l’UEFA, in data 4.10.2011, ha inviato al Presidente della FIGC (Giancarlo Abete) a Moratti e ad Agnelli nota di richiesta di chiarimenti circa, appunto, l’esposto inviato dalla Juventus, assegnando anche un termine per la risposta: 19.10.2011. Per il contenuto e per il particolare linguaggio utilizzato, riteniamo utile riportare qui sotto il testo (l’originale è in francese ma noi lo riportiamo in italiano) della nota:
Signor Presidente, Signori, troverete allegata alla presente una copia della corrispondenza che ci è stata indirizzata il 2 settembre 2011 dal presidente di Juventus Football Club S.p.A. Come potrete constatare, la Juventus si lamenta del fatto che il titolo di campione d'Italia per la stagione 2005-2006 le sia stato revocato, valuta che l'Internazionale Milano ha commesso errori dello stesso genere nello stesso periodo, protesta contro il fatto che quest'ultimo club non sia stato sanzionato e chiede che l'UEFA:

a) si informi sul modo in cui la FIGC ha indagato sui fatti concernenti la Juventus e - soprattutto - l'Internazionale Milano;
b) sanzioni l'Internazionale Milano dichiarando questo club non avente diritto a partecipare a l'UEFA Champions League 2011-12;
c) informi la Juventus delle misure che essa prenderà contro l'Internazionale Milano e la FIGC.

La Juventus chiede sostanzialmente all'UEFA di verificare che la FIGC abbia fatto bene il suo lavoro. A priori non abbiamo alcuna ragione di dubitarne. Tuttavia sarebbe probabilmente utile che ci facciate parte della vostra posizione circa le lagnanze formulate dalla Juventus, in modo da dissipare qualunque eventuale malinteso.

Una risposta da parte vostra da qui al 19 ottobre 2011 ci farebbe piacere. Vedremo poi cosa sarà opportuno fare.

Ringraziandovi anticipatamente e restando a vostra disposizione per ogni informazione supplementare, vogliate gradire, signor Presidente, Signori, i nostri migliori saluti sportivi.

Pierre Cornu
Chief Counsel, Integrity and Regulatory Affairs
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Nel secondo caso (l’UEFA darà comunque ragione alla FIGC), sappiamo che entro il 19 ottobre Abete ha inviato all’UEFA le considerazioni della FIGC (avrà utilizzato la posta ordinaria col dovuto “francobollo”?) ma non sappiamo quando e come sarà presa una decisione.
Certo è che, come si può notare, a Ginevra sono persone molto ben educate, pacate e bendisposte nei confronti del prossimo; in particolare con le Federazioni nazionali sulle quali l'Uefa esercita una funzione di controllo. L'ottimo Cornu (attenti, juventini, se va male,  è troppo facile passare da “Cornu” a “cornuto”; perciò, state calmi) non ha alcun motivo di dubitare che la Federazione italiana non abbia gestito la vicenda Calciopoli in modo corretto.
È anche  certo che,  da tali espressioni,  la solita “Gazzetta” ha dedotto che la FIGC, l’Inter e Moratti possono dormire sonni tranquilli: la Juventus non la spunterà con il “suo” Platini. Vedremo.

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