La nona giornata calcistica, appena conclusa ha presenta almeno quattro incontri nei quali erano verosimilmente impegnate almeno sei squadre (potenzialmente) candidate a giocarsi lo scudetto 2011-2012:
Catania – Napoli; Roma – Milan; Inter – Juventus; Cagliari-Lazio.
Non sono qui a parlare di alcuna delle sei “blasonate”. Torno, infatti, a parlarvi dell’“ escluso” Catania.
Dico “torno” perchè già al termine della partita Fiorentina – Catania (finita sul 2-2) ho avuto modo di esprimere i miei elogi convinti al gioco messo in mostra dal Catania.
Inoltre, nella successiva tornata di mezza settimana, il Catania ha confermato, a Roma contro la Lazio, tutte le sue qualità, terminando la gara sul punteggio di parità (1-1), ma furiosamente in attacco, alla ricerca della vittoria. Che poi non è arrivata per pura casualità!
E ieri, contro il Napoli (vittoria per 2-1), stessa musica.
Vorrei ricordare, al riguardo, che il Catania, nelle ultime sei partite, ha ottenuto i seguenti risultati:
Catania-Juventus: 1-1; Novara–Catania 3-3; Catania-Inter 2-1; Firorentina–Catania 2-2; Lazio-Catania 1-1; Catania–Napoli 2-1.
Sono risultati, considerate le squadre blasonate incontrate, da primi della classe; ma che, tuttavia, non dicono tutto.
Quello che non dicono, infatti, è il gioco espresso sul campo che ha consentito di raccogliere questi risultati.
Vorrei, intanto, evidenziare una caratteristica ricorrente nelle partite del Catania: in genere, è la prima a subire il gol (nell’ultima partita, contro il Napoli, lo ha subito, dopo soli 29’’) ma, poi, è un assalto alla rete avversaria che non si esaurisce più fino al raggiungimento del pareggio, ed anche dopo, alla ricerca della vittoria. E ciò, attraverso un gioco spettacolare, entusiasmante anche per chi (come il sottoscritto) non è tifoso del Catania.
Questo gioco, presentato nei media come 3-5-2 ovvero come 5-3-2, in realtà, si esprime, quando c’è da recuperare il risultato di svantaggio, come se fosse un 5-3-4 oppure un 3-5-4. E non me ne voglia Canà (Lino Banfi, l’allenatore nel pallone che voleva schierare i suoi con il 5-5-5): non stiamo usurpando le sue genialità (teoriche); stiamo semplicemente riportando ciò che è (realmente) apparso, costantemente, ai nostri occhi, nel corso delle partite del Catania: una squadra (appunto il Catania) che sembra giocare in superiorità numerica (12 contro 10).
Certo, è un “effetto ottico” per chi è semplice spettatore; ma per le squadre avversarie in campo, è qualcosa di allucinante: ti tolgono il respiro; non ti fanno ragionare; ti circondano in tre; e alla fine il gol te lo fanno e cercano anche di farne altri. Chiedere, se non credete, ai giocatori di Juve, Inter, Fiorentina, Lazio, e, da ultimo,Napoli.
Viene quasi da consigliare, alle squadre che incontrano il Catania: attenzione, state calmi perché, se segnate un gol, la vostra partita diventa un incubo; accontentatevi dello 0-0 iniziale.
Aldo
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