Prima puntata: Giancarlo Abete
Finita la nona giornata del Campionato di calcio (cioè superato un quarto della stagione) ed approssimandosi il Natale, sono cominciate, come ormai è consuetudine, le considerazioni e le previsioni su chi, appunto a Natale, “non mangerà il panettone”; intendendosi, con ciò, come i conoscitori di cose calcistiche (e non) sapranno, l’individuazione di quegli addetti ai lavori (in genere, gli allenatori...) a rischio licenziamento nel periodo natalizio.
Vorremmo dedicare alcuni articoli a questo aspetto; cominciando con la massima carica della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC): il Presidente Giancarlo Abete.
Nato a Roma, il 26.8.1950 (in piena calura, donde la testa calda che si ritrova!), è diventato Presidente della FIGC subito alla fine (meglio, alle sentenze del 2006) di Calciopoli 1, essendo stato eletto il 2.4.2007; quindi: alla cessazione del commissariamento della stessa FIGC operata, ad inizio Calciopoli 1, dal CONI per inettitudine della precedente governance.
Diciamolo chiaro, perché ormai è di pubblico dominio: “dalla padella alla brace” (per la FIGC) e, “al posto giusto al momento sbagliato” (per “il nostro”).
Ma va rilevato, subito, che il momento sbagliato è apparso tale anche (se non soprattutto) per le nefandezze degli atti e dei comportamenti adottati dallo stesso Abete e dalla propria struttura (ma, come si sa, il pesce puzza dalla testa...).
Bene, ecco i “Panettoni” (prendi e porta a casa!) che si troveranno, sulla tavola imbandita, in occasione del prossimo Natale, Giancarlo Abete e la sua FIGC.
1 - Per l’8 novembre 2011 (massimo 15 novembre, come affermato nel corso dell’ultima udienza, dal Giudice Casoria) è prevista la sentenza del processo penale in corso a Napoli, per Calciopoli 1.
Non stiamo a fare la storia di Calciopoli 1 e del processo di Napoli; diciamo solo che le previsioni, secondo quanto emerso nel corso del processo, sono disastrose per Abete e FIGC (ed altri); al meglio le alternative sono due: fare un nuovo processo sportivo (Calciopoli 2); rifare il processo del 2006 (Calciopoli bis).
Non vorremmo essere nei panni di Abete, ma qui si rischia un nuovo “tutti a casa” per le pesanti manchevolezze di Abete e compagni federali, emerse nel processo di Napoli, e per quanto segue ai punti 2 e 3.
2 - Per il 27 novembre (corrente) è prevista un’altra sentenza: quella dell’Alta Corte di Giustizia presso il CONI, per l’affare delle radiazioni inflitte, a Moggi, Giraudo e Mazzini, con provvedimento dello stesso Abete, con procedura del tutto anomala ed arbitraria (regole nuove, emanate ed immediatamente applicate al caso: roba che neanche nelle dittature si sognano); la sentenza, prevista per fine ottobre, è slittata a fine novembre, perché, si legge nel comunicato in data 27.10.2011 del CONI: "Ritenuta l'esigenza di integrare la documentazione esistente agli atti, la Corte ha ordinato alle parti in causa l'espletamento di una serie di adempimenti istruttori, da effettuarsi entro il termine di 30 giorni".
3 - Per il 13 dicembre 2011 è prevista la sentenza del TNAS per i seguenti motivi (comunicato dello stesso TNAS) : "Il Presidente del Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport, Alberto De Roberto, in merito alla controversia Juventus F.C. SpA / Federazione Italiana Giuoco Calcio e F.C. Internazionale Milano SpA, avente a oggetto l'atto del Consiglio Federale del 18 luglio 2011 di rigetto dell'istanza di revoca dell'assegnazione dello scudetto stagione sportiva 2005/2006, respinge le istanze di incompetenza del Tribunale in merito ai seguenti punti, legati ad altrettante domande arbitrali presentate della Juventus Fc SpA: Il Collegio Arbitrale:
I. revochi, con effetto ex tunc, per i vizi di legittimità dedotti nella presente istanza:
a. il provvedimento del Consiglio Federale della F.I.G.C. in data 18 luglio 2011 di reiezione dell’istanza di revoca, presentata dalla Juventus Football Club s.p.a. in data 18 luglio 2011;
b. l’atto del Commissario Straordinario della F.I.G.C., Avv. Guido Rossi, adottato in data 26 luglio 2006;
c. il titolo di Campione d’Italia per gli anni 2005-2006 assegnato al F.C. Internazionale Milano SpA;
II. dichiari “non assegnato” il titolo di Campione d’Italia per gli anni 2005-2006. Dichiara la manifesta incompetenza del Tribunale in relazione al seguente punto delle domande arbitrali della Juventus F.C. SpA.
III. dichiari e quantifichi, secondo un equo apprezzamento, il diritto soggettivo della Juventus Football Club s.p.a. al risarcimento dei danni patiti e patiendi, patrimoniali e non patrimoniali, causati dai provvedimenti indicati supra sub a. e b.”
Bene, dopo tutto quanto sopra elencato, qualcuno ha ancora il dubbio se Giancarlo Abete, il prossimo Natale, gusterà una fetta di panettone…?
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