Gli sportivi meno giovani, che il 17.6.1970 hanno avuto la fortuna di assistere in diretta, dal vivo o in televisione, a quella memorabile partita di calcio, Germania-Italia 3-4, che ha fatto “la storia” di questo sport, giocata allo stadio Azteca di Città del Messico (con relativa targa di marmo esposta fuori dello Stadio, a futura, imperitura memoria) saranno tornati con la mente e col cuore a quelle emozioni, questa mattina, se hanno avuto l’accortezza di assistere alla partita di Volley femminile giocata a Tokyo, tra la Germania e ltalia, e finita 2-3 per le azzurre.
Stesse emozioni, esaltazioni ed abbattimenti, lacrime di gioia o di rammarico ma comunque lacrime, in una alternanza terrificante; roba, come si dice, per cuori adatti!! Cominciata malissimo, la partita è continuata peggio .
Perso il primo set, 22-25, anche il secondo si è svolto con modalità analoghe: tedesche scatenate ed azzurre in apnea, con ricezioni non perfette, muri alquanto ritardati, mai triplicati e talvolta addirittura con uno contro uno; risultato: un altro 22-25.
Se qualcuno, a questo punto, avesse puntato un solo euro sulla vittoria delle azzurre, si sarebbe preso quanto meno dello sprovveduto, in vena di buttar via i propri soldi.
“Eppur si muove!”. Infatti. Rischiando il tracollo (come ormai era nell’aria) all’inizio del terzo set, arrivate sul 12-12 le azzurre ricominciano “a giocare” (perché il gioco, ormai, s’era fatto duro...) e per la Germania cominciano i dubbi, le incertezze, la paura: 25-21 per le azzurre e siamo 2 set a 1.
Nel quarto set la paura che attanaglia le tedesche si materializza nel risultato: 25-13 per le azzurre, tornate ad essere “le invincibili”: 2 a 2, e si va al tie break.
E qui esce la grandiosità di questo gruppo di ragazze azzurre; sotto 6-10 con una Germania tornata ad esaltarsi, non mollano, rimontano e sorpassano in un crescendo entusiasmante che vede ergersi a protagoniste assolute Gioli e Costagrande: quest’ultima premiata come MVP dell’incontro, con ben 27 punti conquistati ed una infinità di schiacciate, talora anche murate o salvate in seconda linea ma che mai ne hanno scalfito la potenza, la sicurezza e la volontà di vincere: grandiosa. Partita chiusa con 15-13.
Nove vittorie su nove partite giocate.
E domani, quasi fatto apposta, il match-clou con le formidabili ragazze degli Stati Uniti, seconde in classifica (otto vittorie ed una sconfitta) e, quasi certamente, chi vince, vincerà anche questa world-cup.
Da non perdere.
Aldo
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