C’erano già ampie indicazioni dagli ultimi anni (un club italiano non arriva alle Final Four di Eurolega dal 2008, Siena battuta in semifinale dal Maccabi; la precedente addirittura era nel 2004, la Skipper Bologna dominata in finale dal Maccabi a Tel Aviv), ma la partita di Gara1 dei quarti di finale svoltasi al Pireo tra i finalisti uscenti dell’Olympiakos Atene e la Montepaschi Siena ha sottolineato con una forza immane come il livello medio di competitività della pallacanestro italiana sia sceso ai minimi livelli storici.
La squadra che in Italia non solo vince, ma domina il campionato ininterrottamente da 5 stagioni (questa inclusa) è stata spazzata via 89-41. Una sconfitta talmente pesante da non poter essere quasi analizzata attraverso le cifre, ovviamente tutte spaventosamente a sfavore degli uomini di Pianigiani (sottolineo solo il parziale all’intervallo: 47-9!): ciò che conta è che Siena è stata surclassata dal punto di vista dell’intensità, una delle armi che da sempre è il suo marchio di fabbrica in Italia, ma che quando ci si trova in ambito europeo non sempre riesce a volgere a suo favore.
Non valgono a nulla le assenze e le non ottimali condizioni fisiche di alcuni uomini fondamentali (McCallebb e Kaukenas): una prova di così scarso livello è difficile da metabolizzare. Compito di Simone Pianigiani sarà riuscire a trasformarla in energia positiva: in fondo Gara2 è stasera…
Pronostico per la serie? Mission: impossible.
Gli highlight di Gara1: http://battlesport.it/video/olympiakos-siena-89-41-euroleague
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