
1-
la mancata indicazione di un modulo, almeno
tendenziale, con cui l’Italia si sarebbe espressa; mettendo in evidenza,
comunque, che dalle caratteristiche del
pacchetto arretrato (difensori e centrocampisti) convocato, si sarebbe dovuto supporre la
tendenza al modulo 3-5-2 (Criscito, Bonucci, Barzagli, Chiellini, Balzaretti,
Pirlo, Giaccherini ) tutti ormai votati al 3-5-2 nelle rispettive squadre di
club;
2-
la mancata indicazione di una “filosofia di gioco” (prima
non prenderle? possesso palla? catenaccio e contropiede? giocare per
vincere?). Nulla; buio totale;
3-
l’eccessivo numero di attaccanti convocati (cinque)
rispetto a difensori e centrocampisti, nonché la loro inconsistenza fisica (una
vera e propria Banda Bassotti!).
Vediamo cosa è accaduto e
sta accadendo:
1
e
3 - si è iniziato il campionato giocando le prime
due partite, effettivamente, col modulo 3.5.2 esprimendo un buon calcio ed
ottenendo due buoni risultati (due pareggi con Spagna e Croazia) tuttavia, il pareggio contro la Croazia ha
lascito qualche apprensione di troppo e per la terza partita, contro l’Irlanda si è giocato col 4.4.2, poi
confermato nei quarti di finale contro l’Inghilterra.
Problema: sta emergendo drammaticamente la mancanza
di ricambi difensivi mentre, viceversa,
ci sono tre attaccanti (Giovinco, Borini
e Di Natale) panchinari stabilizzati ed inutili alla causa (salvo Di Natale per il poco che ha giocato). Ci
troviamo ad affrontare la Germania, in
semifinale, con Abate e Balzaretti usciti dal match con l’Inghilterra quasi
distrutti; con Chiellini infortunato e
forse recuperabile ma molto a rischio di ricaduta; con De Rossi col nervo sciatico
infiammato. Cosa ne dice Prandelli: mettiamo Giovinco e Di Natale a fare i
difensori laterali “bassi” ? (certo, “bassi” lo sono per destinazione naturale...)
2- la
mancata indicazione di una “filosofia di gioco” , sembra superata, perché il
“gruppo Juve” , evidentemente, ha imposto
la “sua” filosofia : “giocare per vincere, dal primo all’ultimo
minuto, contro tutti”
CONCLUSIONE il “peccato originale”
commesso da Prandelli, in fase di convocazione, espresso dalle citate tre
carenze, sta, purtroppo, emergendo con
drammaticità (contro la Germania, si torna alla difesa a tre, per mancanza di
difensori “bassi” ?);
Ci ha tenuto a galla, fino
ad ora, e speriamo continui, la
“filosofia di gioco” che ci ha
consentito di affrontare a viso aperto chiunque. Contraddicendo , e
sorprendendo, chi riteneva gli italiani alquanto “vigliacchetti” (nel calcio e
non solo...).
E allora, Forza Azzurri:
calma e gesso (che vuol dire: palla a Pirlo!), per la vittoria, contro
chiunque.
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