Da tempo
le cronache non sportive riportano costantemente notizie circa i disordini che stanno
accadendo in Val di Susa per protestare contro i lavori di costruzione delle strutture
necessarie per il TAV (Treno Alta Velocità) che dovrebbe collegare l’Italia
(Torino) alla Francia (Lione), al grido (di battaglia): NO TAV!
Non siamo abbastanza
informati per esprimerci adeguatamente in merito, sebbene, come cittadino
convintamente europeo, proviamo dispiacere per l’avversità ad un’opera di
modernizzazione che contribuirebbe non poco anche a rimarcare i vincoli
appartenenza europea, sia dell’Italia che della Francia.
Crediamo, invece, di essere
abbastanza informati per lanciare noi stessi un altro grido (di dolore), questa
volta da affidare alle cronache sportive (calcistiche): NO TEV(EZ)!
Ci riferiamo ai “lavori in
corso” per cercare di portare in Italia il calciatore argentino Carlos Tevez.
Il citato Tevez è stato
“messo sul mercato” (anche da subito, cioè dalla prossima tornata invernale di
gennaio 2012) dal proprio club di appartenenza, il Manchester City, per ormai
accertati (e sanzionati con fior di multe) comportamenti non propriamente corretti
per uno sportivo professionista.
Ed una delle società che per
prime hanno avanzato la propria candidatura a dotarsi delle prestazioni
sportive dello stesso Tevez è il Milan, come da precise informative provenienti
dallo stesso club: proprio stamani il D.G. del Milan Adriano Galliani ha
ribadito “lo aspetteremo fino all’ultimo”; e lo stesso Berlusconi ha chiarito
che se verrà sarà il benvenuto (e potrà vincere la Champions con il Milan...).
Ma abbiamo anche appreso, al
riguardo, che anche il Paris Saint-Germain ha contattato il calciatore ed il
suo club di appartenenza e, pare, sia attualmente in vantaggio (offerta di 25
milioni di €) rispetto alle offerte del Milan (ecco perché Berlusconi ha detto
chiaramente: ”Tevez scelga: i soldi (con
il PGS, ndr) o la gloria (con il
Milan, ndr)”.
Come testimoniato dal sito
Gazzetta.it, nella trattativa per Tevez si è inserita anche la Juventus che
metterebbe sul piatto ben 30 milioni di €.
E allora ci è giunto
spontaneo il “grido di dolore”: No Tevez! Non lo vogliamo né al Milan né alla
Juventus: insomma, non lo vagliamo nel nostro campionato di calcio di serie A.
Le bizze caratteriali di
Tevez sono notorie ed hanno origini lontane e radici nella propria gioventù
alquanto travagliata. Lui stesso, non ha avuto pudore nell’affermare che, se
non fosse per il calcio, sarebbe morto o in galera:
Di tipi caratteriali simili,
cioè poco affidabili sul piano dei comportamenti connessi con l’attività
sportiva professionistica, in Italia, siamo già pieni in varie attività
sportive (solo per citarne alcuni esempi: Cassano, Balotelli, Pellegrini, Riccò);
e non sentiamo proprio il bisogno di aumentarne la rappresentanza. Non c’è
posto.
Perciò, rivolto a tutti i
club calcistici italiani, per favore: No Tevez.
Aldo
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