lunedì 6 agosto 2012

ABETE-FIGC: Giustizia "domestica"?. No "addomesticata" (e non solo)


Abbiamo più volte dissertato di Giustizia Ordinaria e di Giustizia sportiva del settore Calcistico. Soprattutto di quest’ultima (sportiva/calcistica), mettendone chiaramente in risalto l’inadeguatezza delle   regole e, forse ancor più, l’inadeguatezza della  governance politica e giudiziaria che la sovraintende (più precisamente del duo Petrucci-Coni/Abete-Figc) nonché della Procura (Palazzi)  e dei vari Giudici preposti .

Inadeguatezza, in primis,  per regole e strutture rimaste ferme a circa trenta anni or sono, non avendo, nel frattempo,  riconosciute le mutate necessità che si risolvono in una evidenza   che è da tempo sotto gli occhi di tutti: il calcio non è più uno sport, ma un business.

Gli accadimenti giudiziari di questi giorni, etichettati  dai media come “scommessopoli”, che stanno maldestramente ridondando gli avvenimenti della “calciopoli “ del 2006 (non ha insegnato nulla?), ci costringono a ritornare sul tema per rilevarne l’attuale  pervicacia, ormai non più sostenibile non solo dagli sportivi più attenti e sensibili, ma,  anche  e soprattutto, dalla stampa (sportiva e non ) più accreditata, preparata ed obbiettiva. 

Per far ciò, e per non tediare troppo i lettori, poniamo in evidenza solo alcuni “fatti” che meglio pongono in risalto le lacune , anche grossolane, di questa giustizia sportiva (iniziali minuscole, ovviamente) , con brevissimi commenti tecnico-giuridici.

1-    I pentiti: fioriscono ormai come papaveri; basta essere indiziati di qualsiasi ipotetica manchevolezza rispetto al Codice di Giustizia Sportiva,  che  si corre dal Procuratore (Palazzi); ci si dichiara pentiti; si raccontano ogni tipo di frottole su persone perfino sconosciute; si viene presi sul serio; si difende la loro veridicità anche in mancanza di un qualsiasi straccio di prova “perché non c’è il tempo di cercarla” (parole di Palazzi); si viene assolti o, al peggio, penalizzati con una pena simbolica. Mentre la vita degli “incolpati” ne viene distrutta, moralmente  e professionalmente.
Commento: qualcuno ravvisa in questo andazzo un infinitesimo sintomo di “Giustizia”?  Noi crediamo che neppure nel medioevo e nelle  Sante Inquisizioni,  si verificasse qualcosa di simile . Petrucci ed Abete, questa,  continuate a chiamarla “Giustizia”?: Vergogna!

2-    Bonucci (calciatore della Juventus e della Nazionale italiana): il Procuratore Palazzi,senza uno straccio di prova, ma solo sulla base delle contraddittorie (molteplici) dichiarazioni del “pentito” Masiello; e contrariamente a quanto documentato (vedi foto 1- in alto) dalla Procura di Bari (Giustizia ordinaria ), non  considera il Bonucci, come testimone,  ma come indagato e lo propone per una condanna di tre anni e sei mesi . Rovinandogli la vita e la carriera.
Commento  Petrucci ed Abete, questa,  continuate a chiamarla “Giustizia”? dormite sonni tranquilli sui vostri materassi pieni di milioni dei nostri Euro?: Vergogna !

3-     Carobbio- Conte :  il “pentito” Carobbio , giocatore, all’epoca, del Siena, ha sostenuto che il suo allenatore (dell’epoca), Antonio Conte, in una riunione tecnica poche ore prima della partita Siena-Novara, avrebbe tranquillizzato i presenti (squadra e tecnici:  una trentina di persone, secondo alcuni giornali), circa la “combine” raggiunta per conseguire il pareggio. Di tutti i presenti,  solo Carobbio (il pentito) lo afferma . Tutti gli altri lo negano.
Commento   Ma non vale. La parola del “pentito” è “sacra” per definizione. Infatti, non c’è tempo per verificare e cercare prove  o riscontri. Ed approfondire la cosa “è troppo complesso” (parole di Palazzi, dopo  il mancato patteggiamento). Di tutti i presenti, solo Conte, il suo sostitutoe i relativi collaboratori di campo (questi ultimi, solo  perché presenti alla riunione tecnica) sono stati indagati per omessa denuncia . Ovviamente, senza un accenno al perché proprio quel gruppo di presenti,  sono stati prescelti ed indagati. E tutti gli altri? Nulla. Spariti. Aspettiamo che qualcuno li faccia riapparire con qualche bacchetta magica.
Petrucci  ed Abete: vi soddisfa questa faccenda che vi ostinate a chiamare “Giustizia” ? non vi sorge neppure il dubbio (che ormai assilla milioni di sportivi italiani) che “qualcosa non va”? e, magari,  che  “qualcosa occorre cambiare”?  e per cercare (probabilmente senza riuscirci,  perché ormai siete ridotti come le tre scimmiette:non vedo, non sento e  non parlo)  ve ne metto un’altra (ultima,  solo per non tediare i lettori...) sotto il vostro perfido cervello:

4-    FIGC Razzista    Sul  “Corriere  della Sera” di oggi, è stato pubblicato un accadimento da film  degli orrori , pubblicato sul sito “Facebook” della FIGC (e, poi, sollecitamente eliminato, ma, come si dice, “scipta manent”... ). Ad un tifoso Juventino di origini evidentemente  arabe, che si lamentava (in inglese) nei confronti della stessa FIGC, di evidenti discriminazioni verso il Tecnico e i giocatori della Juventus,  la risposta (in inglese) è stata questa (tradotta in italiano): ““dovresti pensare alle leggi tribali del tuo Paese  prima di parlare degli altri””.                                   

Commento     - Senza commento. Non merita.

Petrucci ed Abete e la vostra giustizia ormai chiaramente “addomesticata” (anziché “domestica”) al vostro potere: vergogna.  E’ tempo di dimissioni, anche se fate finta di non conoscerne il significato.

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