Siamo con Delio Rossi, fino a quando in questo Paese esisterà una sperequazione inaudita tra
azione del provocatore (impunito) e reazione del provocato (punito).
Ciò, in perfetta coerenza con quanto abbiamo appena
sostenuto nell’ultimo articolo (facili profeti?) che potete leggere qui sotto
(Regole da cambiare - 2: Provocazione e reazione) su un caso analogo, recentemente accaduto - provocazione di
Lichtsteiner verso Lamela che reagì con
uno sputo e rimase l’unico penalizzato.
E lo saremo fino a quando, in questo Paese, non si
inverte o, quanto meno, non si pareggia, con normativa “ad hoc”, l’attuale tendenza: impunito il provocatore, punito il provocato.
Gli sportivi che hanno assistito nella serata di ieri
sera a quanto accaduto nel corso di Fiorentina-Novara saranno rimasti sconcertati per la “reazione”
di Delio Rossi, che ha tentato (dalle immagini non si è capito se lo abbia
davvero colpito) di colpire Ljajic che lo aveva grossolanamente contestato con
parole e gesti inequivocabili e plateali, per averlo sostituito.
Il nostro sconcerto è durato, tuttavia, pochi secondi: fino a quando non ci è stato
fatto vedere “tutto”: cioè l’ altrettanto sconcertante “provocazione” di
Ljajic.
Valore
della “provocazione”: argomentazioni
utili
- Ljajic gioca nel nostro campionato da due stagioni
calcistiche;
- è giovanissimo e, come tale, oltre che per propria
indole, poco attento al rispetto altrui
ed ai valori etici;
- ha talento,
ma, spesso, lo usa a sproposito: con
saccenteria e sufficienza;
- appare indisponente, sia nel gioco sia nei comportamenti.
Ha sbagliato di brutto: va punito di brutto; ma, fino al momento in cui scriviamo, tutto
tace: come da “tendenza”: non è punibile?
Valore
della “reazione”: argomentazioni utili
- Delio Rossi “lavora”
nel nostro Calcio da circa un ventennio, con alterne fortune;
- ma sempre con passione, applicazione, serietà,
compostezza e attento al rispetto altrui
ed ai valori etici.
Ha sbagliato di brutto (nella modalità di reazione; non per la reazione in se stessa;
questo è il nostro pensiero); è stato punito di brutto immediatamente dal Club
con il licenziamento (nella stessa serata!!), con intervento diretto, nella
trasmissione SKY, del Presidente Della Valle,
alquanto compiaciuto nel far vedere a tutti come la famigerata “volontà popolare” venga rispettata, e trovi omologazione da
parte del Club.
Creando, in realtà, nei “veri sportivi” un senso di
profondo disagio per l’evidente ingiustizia
operata rispetto agli eventi occorsi (provocazione impunita – reazione punita).
Valore
(ed effetti) della tendenza etica nel
nostro Paese
Come già chiarito nel nostro precedente articolo, nel
nostro Paese, in particolare nell’attività sportiva calcistica, l’opinione
prevalente è ancora propensa a penalizzare la “reazione” (comunque essa si
manifesti) e a fingere (sì, perché proprio di questo si tratta: pura finzione) di
non vedere la “provocazione”; che, quindi, rimane impunita.
Non ci sta bene.
E’ ora di sedersi ad un tavolo e “parlarci sopra”. Occorre
ricercare una “equità” tra “provocazione” (e relative modalità) e “reazione” (e
relative modalità).
La tendenza sopra illustrata, peraltro, è ormai in fase di inversione: è ora di
prenderne coscienza! Guardate, infatti, il risultato del sondaggio proposto dalla
“Gazzetta dello sport” di questa mattina, con il quesito: “E’ giusto aver
punito Delio Rossi ...?”.
Le risposte sono, attualmente (ore 8,07):
50.7 %: No: cioè, punire Delio Rossi per la
“reazione” è cosa errata;
49.3 %: Sì: cioè, punire la “reazione” di Delio Rossi è cosa ben fatta.
Siamo
in piena inversione di tendenza
Cosa vuol dire?
- Punire la reazione e NON la provocazione non è più sopportabile: non corrisponde più alla sensibilità media del buon padre di famiglia (per utilizzare le parole del Codice Civile italiano);
- Occorre prenderne atto, predisponendo ogni possibile “equità” tra la punibilità della provocazione (modus e quantum) e la punibilità della reazione (modus e quantum).
CONI (Petrucci) e FIGC (Abete), vogliamo lasciar perdere
le prediche in politichese, burocratese, sindacalese ed ogni altro maledetto
...ese, e metterci a lavorare su questo aspetto della equità nelle valutazioni
dei comportamenti sportivi?
Non è più rinviabile!
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