martedì 22 maggio 2012

Da l'esprit des lois a l'esprit du roi



Ovvero: dal pensiero di uno dei massimi filosofi del diritto e della politica (Montesquieu - 1748) al non-pensiero di una delle massime espressioni del potere politico di oggi, in ambito sportivo (Michel Platini, Presidente UEFA).

Ovvero, ancora, dalle prime geniali intuizioni  di diritto e politica della governance dei paesi democratici (occidentali), che hanno giustificato, nel tempo, la grandeur della Francia (appunto, “L’esprit des lois”), alle recenti, vergognose deviazioni dei poteri che non-amministrano le varie politiche e le varie giurisdizioni, ma ne esprimono solo la “violenza bianca”. Con le conseguenze che, oggi, sono sotto gli occhi di tutti:

- le quotidiane violenze delle varie in-giustizie (sentenze civili, penali, amministrative, fiscali e, non ultime, sportive) che inondano la nostra civile convivenza, adottate in violazione (ma le chiamano, invece, “rispetto delle leggi”) dei più elementari principi desumibili anche dalla nostra Carta Costituzionale;

- i quotidiani suicidi, quali conseguenze dirette delle citate “violenze legali”, che inducono alla disperazione più sofferta e talora all’autodistruzione, proprio per l’impossibilità di difendersi dalla “violenza bianca”. E si archivia il caso con questa orribile sequenza logica: non c’è violenza fisica. Non c’è sangue. Non c’è responsabile. Chiuso.

Ed una delle massime espressioni di queste “violenze”, in materia di calcio, è appunto, Michel  Platini, presidente dell’UEFA.

L’esprit di PLATINI (“le roi”)
In alcune recenti dichiarazioni, Platini, già calciatore imme-nso, ma ormai imme-desimato nel “sistema” politico-burocratico del calcio europeo, ha dato illustri esempi di questa “violenza”, edulcorandola, apparentemente, con il famoso esprit” francese per la battuta tagliente e dissacrante. Ne illustriamo solo  alcune, più recenti ed attuali, di queste inaudite “violenze”: 

- sull’esposto inviatogli dalla Juventus, che rappresentava all’UEFA le “violenze” del CONI e della FIGC per varie omissioni e violazioni di giustizia sportiva, disse: “La Juventus si poteva risparmiare il francobollo - non commentiamo!

- in relazione all'eventualità di un boicottaggio da parte di molti politici europei, per protestare contro il trattamento che l’Ucraina sta riservando all'ex premier Iulia Timoshenko, ha risposto:  "Avremo più posti in tribuna, se alcuni politici non vengono” - non commentiamo!

- sul “ritorno” della Juventus dopo il disastro di Calciopoli, ha detto: “La Juventus è andata in B, ora il conto è finito, ha pagato e bisogna girare pagina”.
Commento: esempio sublime di adesione alla violenza del potere. Dice, sostanzialmente, Platini: “ingiustizia è fatta", “il conto è stato pagato”, perciò, chiuso, non se ne parla più. Troppo facile. Troppo comodo. Chi ha sbagliato, in realtà, NON ha (ancora) pagato: questa è la “violenza bianca”: far finta che tutto sia stato regolare e “chiudere” il caso.

- in relazione a cosa pensasse di Prandelli (CT della Nazionale italiana) ha risposto: "Non mi stupisce che sia diventato un buon allenatore: era già abituato alla panchina quando era alla Juve" - non commentiamo!

- sul problema della terza stella che la stessa Juventus pretenderebbe di esibire dice: Seguiremo ciò che dice la Federazione italiana".
Commento: altro limpido esempio di violenza del potere, mediante omologazione di una violenza perpetrata da altro potere, invertendo le gerarchie: sono, infatti, le Federazioni Nazionali (nel caso: FIGC) che devono seguire le direttive della Unione Europea (UEFA), e non viceversa!

Non per nulla "La Gazzetta dello Sport” gli ha assegnato, molto recentemente, il premio “Giacinto Facchetti” (vedi foto).

Conclusione
Quelli illustrati sono solo un infinitesimo dei casi di violenza bianca (riferibili, peraltro, al solo settore dello sport, anzi al solo sport del calcio) attuati coscientemente dai “poteri forti”, fra loro collusi, che costituiscono la causa principale del malessere e della rovina delle moderne democrazie occidentali. A Platini: de la grandeur à la mineure.

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