
In un precedente articolo abbiamo analizzato la situazione di Valentino Rossi, focalizzando alcuni aspetti caratterizzanti della sua “presenza” in Ducati; eccoli, in estrema sintesi:
- non competitivo;
- rotto nel fisico e nel morale;
- ma con introiti personali tra i più alti nel mondo dello sport.
Bene. E’ iniziata la seconda stagione di Valentino Rossi in Ducati; e, se il buongiorno si vede dal mattino (Gran premio del Qatar: decimo), anche questa annata di GP non promette nulla di buono. Invero, già dal passato mese di prove su vari circuiti internazionali, si era capito tutto: tempi indecenti, generalmente tra il 10° e 13° posto.
Ora, poichè il nostro consiglio a Valentino lo abbiamo già dato (è ora di dire basta e di restituire i soldi ignominiosamente tolti alla Ducati, portata sull’orlo del fallimento, non solo finanziario, ma soprattutto di immagine), e per dare un senso reale al detto “a ciascuno il suo” (che sa molto di giusto e di equo), esaminiamo, ora, la situazione dal punto di vista della Ducati.
Qualcuno, in Ducati, dovrebbe cominciare a chiedersi su chi ricade la responsabilità di aver “scambiato”, a fine stagione 2009, Stoner con Rossi. Cioè, sostanzialmente, il sole nascente con il sole calante; meglio, con un sole sporco, usurato dagli anni di attività, ridotto al “lumicino” della vita (sportiva, ovviamente).
E fargliela pagare cara.
Perché, qui, non si tratta di parlare con il “senno di poi”: ma di affermare, semplicemente e puerilmente, che nessuno scambia pane raffermo con pane appena sfornato!
Però, appunto, qualcuno, in Ducati, lo ha fatto.
Ma non basta: come si dice, sbagliare è umano; ma qui si tratta di perseverare nell’errore.
In tutto il mese di marzo scorso, le prove preparatorie della nuova stagione, come già detto, sono state impietose: tra i primi e Valentino spesso c’era più di un secondo a giro di distacco! C’era tutto il tempo per cambiare. Non è stato fatto.
Cosa si sta aspettando? un’altra stagione fallimentare, sotto tutti i punti di vista?
Signori della Ducati: avete letto le dichiarazioni di Valentino a fine GP del Qatar? No? Ve le riportiamo noi (risposte ad una intervista):
Tutti dicono che questa è la Ducati che volevi tu...
«Non è proprio vero, io ho dato indicazioni sui problemi, e indicato le aree dove intervenire. Io purtroppo non ce la faccio a risolverle da solo, non sono un ingegnere».
Ma ci sono speranze?
“Le speranze le ho finite tutte l’anno scorso”.
Cosa ne dicono gli “ingegneri” (probabilmente effettivi, e non honoris causa...) della Ducati?
Cosa altro bisogna attendere per chiudere questo colossale errore?
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