
Siamo del
parere che, per la Milano calcistica, di miracoli, ieri, ne siano accaduti due: il primo, quello (il
solo) celebrato dalla rosea, è la prima vittoria sul terreno di S.Siro/Meazza
del Milan.
Ma noi
vorremmo celebrare un altro “miracolo”, peraltro non solo ignorato, ma,
addirittura, generato dalla stessa Gazzetta: hanno cambiato le regole (e la logica matematica) di stilare la
classifica del nostro massimo campionato di calcio.
In effetti, i
lettori possono verificare che, al momento in cui scriviamo, i tre quotidiani
sportivi italiani stilano la loro classifica, dopo la quinta giornata, come segue:
- Corriere dello Sport: in testa la Juventus;
- Tuttosport:
in testa la Juventus;
- Gazzetta
dello Sport: in testa il Napoli.
Dov’è il “miracolo”? Non certo nel fatto che la
“rosea” si discosta dagli altri due quotidiani, ma nei “perché” (nascosti).
Leggendo attentamente i numeri della classifica, se ne deduce che Napoli e Juventus hanno lo stesso punteggio (13); hanno
giocato lo stesso numero di partite (5);
hanno segnato lo stesso numero di gol in totale (11) ; hanno subito lo stesso numero di gol in totale (2). Perfetta parità.
Chi conosce
poco di calcio potrebbe optare per una elencazione in ordine alfabetico (sarebbe
comunque prima Juve e seconda il Napoli). Ma la Gazzetta dovrebbe conoscere
bene il calcio.
Chi,
invece, conosce bene il calcio, sa che
esiste un altro “indicatore” che comporta una notevole differenza nella
rappresentazione di contingenti valori
delle squadre in parità totale.
Questo indicatore si chiame “media inglese”
che assegna un peso diverso in relazione alle partite giocate in casa ed alla
partite giocate fuori casa. Questo indicatore, dopo la quinta partita dice: Juventus
+4; Napoli +2 (ovviamente, perché la Juventus ha giocato 3 partite in
trasferta, mentre il Napoli, in trasferta, ne ha giocate solo 2).
La cosa
strabiliante è che, dei tre giornali sopra citati, solo la Gazzetta riporta,
nella classifica, questo indicatore (comunque facilmente calcolabile per chi ne
conosce la struttura); e, nonostante ciò (questo è il miracolo: il non rispetto
dei valori espressi dai numeri), inverte la classifica: primo il Napoli
con +2, seconda la Juventus +4.
Pechè è accaduto questo? E perché è accaduto proprio ad un giornale (appunto, la Gazzetta dello Sport)
che si vanta di “fare tendenza?”.
Sorge il dubbio (non il sospetto...) che la questione sia da ricondurre proprio a questa pseudo filosofia; a questo indirizzo a sfondo
tendenziale/moralistico; sfortunatamente
(?) utilizzato con una evidente anti-juventinità e, quindi, anti-sportività.
Come ormai
tutti sanno, è da questo
modo di “fare tendenza” (anti Juventus) che è nata la famosa “volontà popolare” sulla quale i giudici
sportivi hanno fondato la loro sentenza nell'affare “Calciopoli” di condanna della
Juventus.