giovedì 27 settembre 2012

Doppio miracolo a Milano



L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, si apre, a tutta pagina, con il titolo “Miracolo a Milano”.
Siamo del parere che, per la  Milano calcistica, di miracoli, ieri, ne siano accaduti due: il primo, quello (il solo) celebrato dalla rosea, è la prima vittoria sul terreno di S.Siro/Meazza del Milan.
Ma noi vorremmo celebrare un altro “miracolo”, peraltro non solo ignorato, ma, addirittura, generato dalla stessa Gazzetta: hanno cambiato le regole  (e la logica matematica) di stilare la classifica del nostro massimo campionato di calcio.

In effetti, i lettori possono verificare che, al momento in cui scriviamo, i tre quotidiani sportivi italiani stilano la loro classifica, dopo la quinta giornata,  come segue:
- Corriere dello Sport: in testa la Juventus;
- Tuttosport: in testa la Juventus;
- Gazzetta dello Sport: in testa il Napoli.

Dov’è  il “miracolo”? Non certo nel fatto che la “rosea” si discosta dagli altri due quotidiani, ma nei “perché” (nascosti). 

Leggendo attentamente i numeri della classifica, se ne deduce che Napoli e Juventus hanno lo stesso punteggio (13); hanno giocato lo stesso numero di  partite (5); hanno segnato lo stesso numero di gol in totale (11) ; hanno subito lo stesso numero di gol in totale (2). Perfetta parità.

Chi conosce poco di calcio potrebbe optare per una elencazione in ordine alfabetico (sarebbe comunque prima Juve e seconda il Napoli). Ma la Gazzetta dovrebbe conoscere bene il calcio.

Chi, invece, conosce bene il calcio, sa che esiste un altro “indicatore” che comporta una notevole differenza nella rappresentazione di contingenti  valori delle squadre in parità totale.

Questo indicatore si chiame “media inglese” che assegna un peso diverso in relazione alle partite giocate in casa ed alla partite giocate fuori casa. Questo indicatore, dopo la quinta partita dice: Juventus +4; Napoli +2 (ovviamente, perché la Juventus ha giocato 3 partite in trasferta, mentre il Napoli, in trasferta,  ne ha giocate solo 2).

La cosa strabiliante è che, dei tre giornali sopra citati, solo la Gazzetta riporta, nella classifica, questo indicatore (comunque facilmente calcolabile per chi ne conosce la struttura); e, nonostante ciò (questo è il miracolo: il non rispetto dei valori espressi dai numeri),  inverte la classifica: primo il Napoli con +2, seconda la Juventus +4.

Pechè  è accaduto questo?  E perché è accaduto proprio ad un giornale (appunto, la Gazzetta dello Sport) che si vanta di “fare tendenza?”.

Sorge il dubbio (non il sospetto...) che la questione sia da ricondurre proprio a questa pseudo filosofia; a questo indirizzo a sfondo tendenziale/moralistico; sfortunatamente (?) utilizzato con una evidente anti-juventinità e, quindi, anti-sportività.

Come ormai tutti sanno, è da questo modo di “fare tendenza” (anti Juventus) che è nata la famosa “volontà popolare” sulla quale i giudici sportivi hanno fondato la loro sentenza nell'affare “Calciopoli” di condanna della Juventus.