Era da parecchio che non scrivevo, è vero, ma mi capirete: è stato un mese e mezzo abbastanza pieno e impegnativo, se considerate che nel frattempo ho dovuto spostarmi da Bologna a Madrid, città nella quale vivrò per i prossimi 12 mesi.
E senz'altro mi perdonerete sapendo che il primo post dopo tanto tempo riguarda la partita di andata della Supercopa de Espana, che il sottoscritto ha potuto godersi da una delle file più vicine al campo del Santiago Bernabeu.
Anzitutto questa considerazione: ma perchè non una gara secca in campo neutro, come accade in tutti gli altri campionati europei più importanti? Provo a darmi da solo una risposta: forse perchè il Clasico porta sempre allo stadio 80-90.000 spettatori, e portarli due volte è meglio che portarli una, senza contare che non credo che il Mestalla, il Pichuan o il Vicente Calderon (sempre che lo si possa considerare neutro) arrivino a tali capienze. Tuttavia, una sola partita sarebbe sicuramente più affascinante, e poi il lato economico potrebbe essere appagato comunque disputandola in qualche paese del Medio-Oriente o in Cina, dove certamente la LFP sarebbe coperta di milioni per l'evento.
Vabbè passiamo alla partita.
Pronti via, un Barça rimaneggiato (ma comunque con in campo giocatori di livello internazionale) non ha giocato come al solito, non riusciva a tenere palla, soffriva il pressing del Real e non si dimostrava mai a rendersi pericoloso dalle parti di Casillas. D'altra parte il Real ha iniziato subito con un ottimo piglio ed una grande determinazione, pressando al nascere le fonti del gioco del Barça (Mascherano? Sic!) e anche facendo spesso ricorso al fallo sistematico per non rischiare davvero nulla dietro.
In generale il Real è apparso in condizioni migliori atleticamente e ha creato certamente più occasioni da gol (grande parata di Valdes su incornata di Benzema, in più Benzema di testa e Marcelo col sinistro in un 2 vs 1 potevano fare sicuramente di più) e tutto sommato avrebbe meritato la vittoria. Il problema è proprio questo: se non si riesce a vincere adesso, in casa, in condizioni atletiche migliori e senza (per un'ora o più) Xavi, Piqué e Puyol, figuriamoci più avanti, e magari al Camp Nou.
Lasciando stare le immancabili polemiche arbitrali, di questa ida di Supercopa resterà il bellissimo gol di Villa, l'imprescindibilità di Xavi in mezzo al campo per il Barça (quando è entrato lui, il possesso palla dei blaugrana sembrava quasi tornato quello di un tempo, e l'atteggiamento della squadra di Mou, completamente diverso da quello tenuto in casa nella semifinale di Champions della passata stagione, tanto spavaldo da far titolare stamane As: "Così si può fare!".
In conclusione: 2-2 e mercoledì il ritorno a Barcellona. Favoriti i padroni di casa, cui basta lo 0-0 e possono permettersi di fare il loro possesso palla aspettando che il Real Madrid si scopra, ma i blancos hanno delle chances eccome, soprattutto considerando lo stato di forma non eccellente di Messi e soci.